Ti senti libero di valutare gli studenti nel modo che ti sembri più adeguato di volta in volta? Oppure sei in qualche modo vincolato da scadenze e tipologie di prova fissate per tutti i docenti nella stessa maniera? Quali tipi di verifiche maggiormente sono adottate a scuola? Si svolgono mai in collaborazione tra i docenti? Prevedono un feedback anche da parte dei genitori o comunque di soggetti esterni alla classe o alla scuola?
Tutti noi abbiamo annnotato sul Padlet le nostre osservazioni e difficoltà inerenti la valutazione degli studenti.
Ecco cosa ne penso io.
"Con un pizzico di nostalgia per il termine di queste ore trascorse al liceo a discutere di
una scuola migliore, siamo giunti alla parte conclusiva del corso PROGETTARE
INSIEME che coincide , peraltro , con la parte finale del corrente a.s..
L’ultimo argomento da trattare è quello della VALUTAZIONE, quell’operazione
così delicata , così difficile e così ricca di implicazioni che ci porterà in
conclusione ad “incasellare” ogni alunno in una griglia (o meglio… in una
rubrica?) da cui deve uscire fuori un numero: il voto….e , tra un po’, non un
voto qualsiasi ..ma quello finale!
Questa è da sempre ,per me , un’attività che richiede molto
impegno ….ma soprattutto da quando , con il nuovo ordinamento, sono state
ridotte le ore di insegnamento di matematica, con il conseguente aumento del
numero delle mie classi …quest’anno 5, ma 6 sono state per diversi anni
consecutivi….arrivo pertanto ogni anno ad avere sino a 150 -160 alunni …in
classi in cui talvolta ho solo due ore settimanali!Al di là delle difficoltà
pratiche legate alla mia disciplina (che prevede la spiegazione ma anche
l’applicazione e la relativa esercitazione in un numero esiguo di ore) a volte
non mi sento “ a posto” con la mia coscienza di insegnante perché sento di non conoscere bene tutti i
miei alunni….le loro necessità, le loro esigenze, le loro difficoltà …..mentre
mi sento più presente e più partecipe degli alunni con cui trascorro almeno 5
ore a settimana.
Sono cosciente che questo è un limite , ma non sempre riesco
a superarlo. In questo, a volte, mi è venuta incontro la realizzazione delle
UDA, che ha consentito a me ed ai miei alunni di affrontare tematiche di
carattere non strettamente matematico; quest’anno inoltre ho portato in laboratorio dei ragazzi di una
seconda in cui trascorro poche ore, e ciò mi ha dato modo di “guardarli” da un
punto di vista diverso e di approfondire pertanto la loro conoscenza.
Al di là di questa mia osservazione personale, devo
ammettere che non sempre mi sento libera di valutare gli alunni nel modo che
riterrei più adeguato e senz’altro sono vincolata da scadenze (soprattutto in
questo periodo ) . Le prove che preparo non sono vincolate da tipologia fissate
per tutti i docenti , né prevedono il feedback di genitori, soggetti estranei
alla scuola o di altri docenti, con
qualcuno dei quali però a volte mi confronto in ogni caso. Tuttavia quest’anno
ho fatto una nuova esperienza in quanto , nel dipartimento svoltosi a marzo, ci
è stata richiesta una prova per classi
parallele . Devo ammettere che la richiesta di tale attività ( che è
ormai prevista per legge tanto che in alcune scuole sono predisposte delle
commissioni ad hoc) ha generato un certo disorientamento e non poche
perplessità ; sarebbe stato senz’altro opportuno concordarle ad inizio anno
scolastico, anche se tutti noi, pur avendo per la prima volta ,a settembre ,
stabilito una scansione temporale delle programmazioni , ci siamo trovati con i
programmi disallineati. Tuttavia con un po’ di buona volontà e di
riorganizzazione delle attività siamo riusciti a predisporre delle prove
parallele almeno per alcune classi (io mi sono occupata di preparare quelle
delle seconde ad indirizzo scientifico) e a somministrarle agli alunni. I
risultati delle prove sono, per alcune classi in fase di analisi, per altre ancora
da verificare. Per me è stato molto utile stabilire con gli altri colleghi
delle griglie di valutazione valide per tutte le classi parallele alle mie ed
anche confrontarci su tutte le tipologie di errori , comuni e non, che i
diversi alunni delle varie classi avevano commesso. Ritengo pertanto che
nonostante spesso si affermi che ogni
classe è a se, sarebbe utile ai fini della valutazione ( e non solo!)
concordare , somministrare ed analizzare i risultati di prove per classi
parallele, di modo da valutare ogni alunno non solo come appartenente al suo
contesto isolato (la sua classe) ma vedendolo come alunno del Liceo."
Nessun commento:
Posta un commento